Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea, con sede a Rubiera (RE) coordina e realizza indagini fotografiche sul territorio, con il sostegno di un gruppo di comuni ed enti della provincia di Reggio Emilia e Modena, sia per conto proprio che per conto di altri enti ed istituzioni territoriali. Attualmente in Italia Linea di Confine è una delle poche strutture in Italia in grado di offrire con continuità e competenze specifiche uno sguardo scevro da giudizi sulle trasformazioni in atto nel nostro paesaggio quotidiano, coinvolgendo fotografi di fama riconosciuta o individuando giovani autori emergenti.
Promuovendo la ricerca fotografica italiana ed estera (hanno partecipato fin dai primi anni Novanta autorevoli autori come Lewis Baltz (USA), Olivo Barbieri (I), Guido Guidi (I), Stephen Shore (USA), Michael Schmidt (D), Axel Hütte (D), Walter Niedermayr (I), Paola De Pietri (I) e altri), affiancata dall’originale esperienza dei “Laboratori di Fotografia”, Linea di Confine da oltre 23 anni si propone nel panorama italiano come una delle esperienze più significative nel settore della committenza pubblica fotografica.
I riconoscimenti a livello internazionale, come la mostra itinerante Trans Emilia. Le collezioni Linea di Confine: una ricognizione territoriale dell’Emilia Romagna, su circuito europeo promosso dal 2005 dal prestigioso Fotomuseum di Winterthur e la più recente mostra TAV Bologna Milano. Fotografia, ricerca e territorio al MAXXI di Roma presentata nel 2013, confermano il ruolo di Linea di Confine come un interlocutore italiano specializzato nella conduzione di progetti fotografici d’indagine territoriale.
Il Comitato scientifico di Linea di Confine si è caratterizzato per la presenza di saperi ed esperienze eterogenei, fra fotografia, architettura, urbanistica, storia dell'arte e della fotografia: requisito necessario per costruire un dialogo con interlocutori disparati fra istituzioni universitarie, enti regionali e ministeriali.
Vi hanno partecipato William Guerrieri (operatore culturale e fotografo) e Guido Guidi (fotografo, docente all’Università IUAV di Venezia) come ideatori del progetto, mentre Paolo Costantini ne è stato responsabile scientifico fino alla sua improvvisa scomparsa. Dal 2000 vi hanno partecipato Stefano Munarin (urbanista, docente all’Università IUAV), Bernardo Secchi (urbanista, professore all’Università Iuav di Venezia), Tiziana Serena (storica dell’arte e della fotografia, docente all’Università di Firenze).